The Trischelions nasce nell’anno 2014 dalla mente della nostra autrice, Ambra, giovane grafica diplomata all’Istituto “Il Caravaggio” di Milano.
Ambra è una giovane donna testarda e dalla fervida creatività e dopo svariate esperienze di lavoro come grafico pubblicitario nonché illustratrice e segretaria, decide finalmente nel 2014, dopo ben 13 anni di idee cestinate e timidi schizzi sulle tovagliette dei locali, di dare una smossa alle sue posizioni e finalmente mettere “su carta” le prime vignette grazie anche e sopratutto all’incoraggiamento del suo fidanzato, Luigi.
Decidono quindi insieme di intraprendere questa avventura: Ambra presterà l’abilità delle sue mani nel disegno, mentre Luigi curerà i testi e lo storyboard, dando anche un più che valido contributo come SEO e Marketing, che inizialmente prenderà in carico agendo sulla più famosa piattaforma Social in uso, Facebook, non senza qualche consiglio degli amici.
Galeotta fu la passione da parte di Ambra per la celebre serie del Maestro Toriyama, Dragon Ball, da cui trae ispirazione per alcuni personaggi.
Sin da ragazzina Ambra amava leggere e sopratutto illustrare, a parole o usufruendo di disegni di confronti, combattimenti, poteri straordinari, magia, arti marziali e sopratutto draghi. Cosa meglio di Dragon Ball avrebbe potuto ispirare un giovane animo e appassionarlo, quindi?
In particolar modo Ambra è rimasta parecchio colpita dal personaggio di Android 17, temibile cyborg creatura del Dr. Gero creato allo scopo di sconfiggere il protagonista del celebre titolo. Di sicuro un soggetto non amatissimo dal pubblico, ma nel caso di questa ragazzina è stato davvero amore a prima vista. Tanto è vero che sin da adolescente ha davvero cercato la sua anima gemella pensando di trovare una figura molto simile a costui, decisamente molto più idealizzata ed amichevole di quella che di norma conosciamo.
Così, dopo notti in cui si presentavano con ricorrenza vignette, fumetti alternativi, storie alternative che coinvolgevano il suo personaggio preferito nella sua mente, una bella mattina Ambra decide di cominciare a disegnare, confrontandosi regolarmente con il fidanzato e chiedendo consigli, pareri e opinioni, non senza un pò di timidezza.
Inizia così un vero e proprio ITER formativo: Ambra raccoglie informazioni, studia il personaggio che tanto ammira a costo di rivedersi le serie del celebre cartone da capo, per localizzare situazioni, scenari, avvenimenti, e intrecci narrativi.
Il fumetto narra spesso infatti di Trigger, o Zaffiro, personaggio di chiara ispirazione ad Android 17, a cui Ambra poi darà vita, definendolo un “Simpatico paraculo donnaiolo, ma anche molto dall’anima noir”.
Senza dimenticare nessuno in questa storia, l’idea dei personaggi di Amber e Lewis, coppia chiaramente autobiografica, sono due personaggi creati sulla falsa riga di due celebri personaggi che avrete sicuramente conosciuto nel mondo videoludico e nei giochi di carte fantasy.
Amber Abrax Wardroxan Berserker è il personaggio più giovane di questo stravagante trio: brevemente, Ambra definirirà la sua “perla” una vera e propria “Testa calda“: Amber illustra a tutto tondo la sua autrice, è impulsiva, testarda ma anche di buon animo e perseverante. Di chiaro riferimento alla celebre Planeswalker, Chandra Nalaar, come lei, Amber domina le fiamme, ed è mezza demone, un “dono” o “condanna”, quale compenso ricevuto dopo aver bevuto del sangue di un Ifrit, sconfitto in giovanissima età, che le ha fatto guadagnare il Rispetto da parte del suo popolo. Il nome di Amber è stato integrato non solo al nickname di Ambra che spesso così si firma da quando il padre ha avuto l’idea di nominare il suo PG di Unreal così, ma anche ispirandosi alla campagna di gioco di ruolo di Pathfinder tra lei e i suoi amici.
Lewis Luron Carangal anch’egli ispirato un pò a Chase del celebre gioco di carte Magic e Dr. Octopus, è tutto l’esatto contrario della sua “dolce” metà: calmo e paziente, intelligente e acuto, lo sentirete spesso definire invece dall'autrice come “Quell’anima pia”. Abile guerriero dal passato terrestre, discendente da lontane origini elfiche, viene graziato dal suo antico popolo ricevendo in dono un potere incontrollabile normalmente per gli uomini, un’antica magia arcana, che, nel tentativo di prendere possesso di lui ne rimane invece soggiogata, scatenandosi come un Remnant animato dal Grande Sacro Fuoco Arcano, una volta liberato. E’ il più potente dei tre, e il più "anziano" del gruppo.
Ma cosa succederebbe se Trigger ( o Zaffiro), Lewis e Amber si incontrassero? Il Destino sembra guidare questo trio straordinario e fuori dal comune in una missione di salvataggio che sembra impossibile, attraverso il tempo e lo spazio. Dei, magia, combattimenti, demoni, si incroceranno sul pianeta Terra, sullo sfondo di un’atmosfera che unisce paesaggi futuristici ispirati al Maestro Toriyama e non, in un mix tra manga e fantasy.
Per quanto è strano a dirsi, dato che tutto questo marasma tra fantastico e giappo tende a confondere e lasciarsi diversi punti interrogativi, il Tema portante dell’opera è l’Amore, visto sotto diversi aspetti, e studiato in importanti sfaccettature.
Amore fraterno, che indaga sull’attaccamento alla Famiglia, in particolare ai fratelli, che qualcuno, se ne ha, sa bene di poterci sempre fare affidamento quando tutto in questa vita a volte sembra remarti contro e non hai nessuno con cui confidarti.
Amore disinteressato, quello più autentico, che vede coinvolgere gli amici, o comunque il prossimo: un gesto, una gentilezza, il fatto di soccorrere la vita a qualcuno in serio pericolo, sebbene non lo conosciamo nemmeno. Un gesto che viene automatico e che non sempre tutti sono in grado di attuare.
Amore sentimentale, romantico, il senso del sacrificio verso la persona più importante della tua vita, quella che vorresti avere accanto a te, nonostante tutte le difficoltà della vita, e che conduce ad avere una famiglia insieme, costruire un futuro insieme, invecchiare insieme, sopportarsi, comprendersi, capirsi, essere attratti l’uno dall’altro. Non necessariamente e sempre solo “RUDAI”.
Amore, legame famigliare. Il ricordo di una persona che è presente nella tua vita – o che lo è stata – , che ti ha sempre insegnato qualcosa, che ti ha dato i rudimenti per avere sempre la forza, la fede, le conoscenze, per affrontare il mondo quotidiano, e che sai che è legato a te per sempre: amore di figlio, devozione, rispetto, onore.
Amore per sé stessi, ovvero tutto ciò che riguarda la salute personale e del proprio essere, la felicità interiore, il “non accontentarsi” di come “vengono le cose a casaccio”. Amarsi e volersi bene, nel corpo e nello spirito: nel caso farsi anche aiutare, se da soli non si è in grado.
Il progetto ha voluto prendere forma non solo perchè Ambra si era stufata di tenersi tutto dentro: all’inizio era tentata di scriversi una storia per sé e tenersela conservata a prendere polvere, solo per la soddisfazione di non aver accantonato lì tutto e rivederla un domani, da vecchia, e sorridere con fare nostalgico. Ma la vita è troppo breve per rimandare e uno scossone da dentro l'autrice ha fatto sì che, grazie all’incoraggiamento del fidanzato e amici, ha finalmente preso la decisione, elaborando le prime vignette da cui iniziare il lavoro.
Ambra con la sua opera vuole lanciare un messaggio a questa società, seppure nel suo timido angolino: Non una voce grossa, non un urlata in pubblico, ma un umile parere trasmesso per immagini e disegni; una riflessione su un tema forte, importante, che racconta di tre persone diverse, ma così simili, in fondo. Un pò avvalendosi di scenari bellissimi che hanno del poetico e contemplativo, altre volte uno sfondo violento, crudele, Ambra mette un pò a nudo non solo il suo pensiero, ma anche quello dei suoi personaggi.
Il titolo dell'opera, "The Trischelions", nasce in Scozia, dove Ambra ha trascorso mezzo anno della sua vita con il fidanzato, un pò dopo aver subito il fascino di una terra dove si raccontano storie straordinarie, un pò perchè il titolo di partenza avrebbe dovuto essere "Three Forces", ma in questo caso non avrebbe soddisfatto l'autrice. Sicché ci si è voluti ispirare al simbolo antico del triquetra (o triscele) celtico: un simbolo di forza e di continuità che pedura anche oltre la vita terrena.
Ultimo ma non meno importante, per quanto possa sembrare banale, con quest’opera Ambra vuole esorcizzare anche la sua antica infatuazione per un personaggio fittizio come Android 17, con cui tende nelle sue vignette non solo a rispecchiarsi, ma domandarsi “Cosa avrei fatto io al posto suo“, “Cosa, – ammettendo che ci fossimo incontrati, in una remota ipotesi – ci saremmo detti, ma sopratutto come avrei reagito, a parte arrossire violentemente sulle prime, ovvio.” Nel personaggio originale Ambra si identifica molto, dichiarando “Android 17 è il mio alter-ego. Fossi un uomo, lasciando perdere il fatto di essere un burattino meccanico (parzialmente) manovrato da qualcuno, sarei indipendente, ribelle, che non ama dare troppo conto a ciò che pensa la gente di me e comunque una maledetta testona. E se qualcuno avesse voluto impormi qualcosa… Beh, lo avrebbe fatto a proprio rischio e pericolo.“
LA STORIA
Lavori in corso!
Work in progress.